Ci sono voluti quasi 10 anni per realizzare un secondo film dai fumetti di Sin City, nel frattempo quell’estetica a metà tra il tratto di Miller e l’abuso di CG ha contaminato molto altro cinema (da 300 in poi almeno). Ora Sin City torna completamente digerito dal cinema, non è una novità ma è parte del sistema, non rompe degli schemi ma li conferma. In questo senso dovrebbe aver in teoria perso la sua forza, in realtà conferma tutti i propri pregi e difetti.

Perchè questo secondo film mantiene una sceneggiatura e dei dialoghi terribili (sicuramente non aiutati dal doppiaggio italiano) a fronte di soggetti ottimi (la parte di storia che proviene dai fumetti), ma lavora di estetica in maniera ancora migliore, ancora più radicale e ancora più milleriana quindi ancora più eccitante.

Al secondo tentativo Robert Rodriguez (di nuovo con Miller stesso) centra molto più l’obiettivo di tradurre le componenti migliori del tratto milleriano al cinema. L’operazione è di per...