Cosa vi aspettate da un film che porta fieramente il marchio “Saw” già nel titolo? Trappole mortali, violenza insopportabile, apparente sadismo che maschera motiviazioni più profonde che certamente non giustificano, ma sicuramente aiutano a empatizzare con il killer… In Spiral – L’eredità di Saw tutto questo c’è, e in quantità più che discrete (seppur ridotte rispetto ai precedenti otti film della saga); eppure il ritorno al timone di Darren Lynn Bousman coincide anche con l’uscita del meno Saw di tutti i Saw, talmente poco Saw da portare un altro titolo e da usare John Kramer/Jigsaw solo come icona di stile, modello da seguire da parte del (o della) cosplayer di turno invece che suo (o sua) mentore.

Spiral – L’eredità di Saw si svolge in un mondo post-Saw, nel senso che quando un poliziotto di una non meglio specificata città americana viene trovato morto e senza lingua sui binari ...