E se fossimo tutti parte di un solo, grande disegno? Questa frase, parte della voice over che apre Racconto d'Inverno, è una tag line fin troppo abusata nel cinema degli ultimi anni; orse per un sempre più diffuso male di vivere, o per il sempiterno desiderio di ricercare un senso alla nostra vita che vada al di là dei semplici confini decretati dalla nascita e dalla morte. Già i fratelli Wachowski e Tom Tykwer hanno provato a trattare il metafisico (almeno nelle intenzioni) argomento del "tutto è collegato" nell'epico Cloud Atlas e, benché durasse quasi tre ore, c'è chi sostiene che la materia fosse di gran lunga troppo ampia e variegata per trovare un soddisfacente spazio di narrazione all'interno del film. Per farla breve: troppa roba in troppo poco tempo.

Storia d'Inverno, opera prima come regista dello sceneggiatore e produttore Akiva Goldsman (che ha all'attivo script come Il Cliente, Il momento ...