Sembra che qualcuno abbia finalmente centrato lo spirito giusto per un adattamento cinematografico di Tartarughe Ninja.

Il secondo capitolo del reboot della serie cambia regista e mantiene gli sceneggiatori, il che equivale a dire che mantiene il tono scelto e la visione di come dovrebbero comportarsi oggi quei personaggi, ma muta il ritmo e il passo. Dave Green immagina quasi un’unica lunga corsa, una serie di scene d’azione all’interno delle quali perdere il minor tempo possibile con la spiegazione di una trama che non ha nessun nemmeno vago punto d’interesse. Questo non lo differenzia da altri film del suo genere ma la consapevolezza di non avere un intreccio rilevante gli dona una dignità maggiore.

Le Tartarughe Ninja di questa generazione parlano e si muovono con la coolness degli afroamericani, amano il rap e tra di loro si relazionano come una piccola gang. In questo film affronteranno con tutta la vaghezza del caso l’orgoglio di essere quello che sono e vinceranno il desiderio ...