The Conjuring 3 – Per ordine del diavolo, la recensione

O muori da film originale o fai sequel così a lungo da diventare un film di supereroi.

È la storia di The Conjuring, partito come L’evocazione con grandissima forza e originalità fondendo due figure realmente esistite con una versione tutta sua del cinema di fantasmi e finito in questo terzo film dalle parti del cinema più convenzionale. I Warren nella testa di James Wan, che aveva diretto i primi due film, erano diventati due coniugi acchiappafantasmi, versione da focolare di un concetto avventuroso, rassicuranti e amorevoli come dei genitori vecchio stampo, non spaventati da nulla come degli eroi. Questo slittamento unito alla paura inventiva di Wan avevano creato due dei migliori horror del decennio. Due sequel e tre spin-off dopo il terzo film della serie canonica diventa cinema d’azione.

Michael Chaves, regista di La Llorona (horror che è alla lontana rientra nel più ampio universo della serie), non ha assolutamen...