Delle sue due ore di durata The Old Guard ne passa una a tracciare la backstory dei personaggi principali. Vediamo i mercenari immortali in azione, scopriamo che una nuova immortale è comparsa nel mondo, la dovranno recuperare e istruire, e in tutto questo scopriamo chi sono, da dove vengono e quanto essi stessi sanno della propria natura. È proprio la bibbia del progetto, c’è tutto. Viene spiegato come possano morire (anche se sono immortali), quali difetti e quali pregi abbiano, come si siano conosciuti. Come in gran parte del cinema contemporaneo la creazione fantastica deve sempre essere mitologia, cioè deve essere costruita in ogni suo ambito e spiegata nel dettaglio.

Non si tratta di una mitologia originale, viene dal fumetto omonimo (ed è adattata dal suo autore), ma il film cerca di trarne qualcosa di cinematografico, associando quella storia ai diversi filoni del cinema d’azione contemporaneo, in primis quello delle grandi bande che sono come famiglie. Ci sono rapporti interni...