Non c’è nulla che illustri meglio la contraddizione al centro di The Social Dilemma di questa considerazione: poco dopo essere stato rilasciato su Netflix, il nuovo lavoro di Jeff Orlowski sull’impatto che i social stanno avendo sul tessuto stesso della nostra società è diventato un caso sui social, che si sono riempiti di gente che si dichiarava orripilata da quanto scoperto in quest’ora e venti di documentario la cui classificazione PG-13 è giustificata dalla presenza di “dystopian speculation”.

It’s not a bug, it’s a feature

The Social Dilemma parla, com’è chiaro fin dal titolo, di social media, e il suo messaggio di fondo è ottimamente riassunto in un’arcinota citazione attribuita allo statistico americano Edward Tufte: «Ci sono solo due industrie che chiamano i loro clienti “utenti”: quella delle droghe illegali e quella del software» (citazione che in inglese funziona meglio perché “user” è un termine che ha la doppia accezione di “utente” e “consumatore di sostanze”). È una rac...