Il pretesto tramite il quale They Shall Not Grow Old riesce a portare in sala 90 minuti di immagini della prima guerra mondiale fornite a Peter Jackson dall’Imperial War Museum britannico, è che queste immagini sono state trattate e modernizzate. Si tratta di un processo di colorizzazione molto accurato (niente a che vedere con la maniera in cui qualche decennio fa venivano colorati i film in bianco e nero) e soprattutto un adeguamento del frame rate (in certe sale sono anche in 3D). Dai circa 13 fotogrammi al secondo originali (che danno quella caratteristica velocizzazione alle riprese mute) si passa ai 24 canonici del cinema. Al passo giusto e con i colori giusti sembrano immagini moderne, annullano la patina del tempo ma mantengono quella del cinema.

Questo è il pretesto che viene sbandierato, il ritrovato che impressiona, il lavoro che rende il documentario unico e da vedere. Guardandolo però è subito evidentemente che esistono due tipologie di immagini nel documentario: quelle d’...