TOLKIEN, LA RECENSIONE DEL FILM CON NICHOLAS HOULT

Le cose sono belle per via di quello che significano” dice Edith Bratt a J.R.R. Tolkien, suo futuro marito, quando questi gli racconta della sua passione per le lingue e per le parole, di come alcune parole abbiano una bellezza in sé, per la loro musicalità. Lei gli oppone che invece queste parole inventate potrebbero essere ancora migliori se indicassero qualcosa di appropriato, una persona, un ruolo o, ha il colpo di genio Tolkien, un luogo.

Secondo Tolkien (il film) questo è il momento cardinale in cui la grande donna dietro al grande uomo lo aiuta a compiere il salto da linguista a romanziere: riempire le lingue con un senso.

È un momento totalmente fuori scala per Tolkien, uno con un’idea forte, con un concetto astratto interessante e che cerca di dire molto su come sia nato e perché sia così particolare il mondo di Il signore degli anelli, opera pionieristica sotto tantissimi punti di vista. È fuori scala non solo perché questo...