È difficile non sentire un senso di deja-vu arrivati a metà strada di La Torre Nera, film che già dalla sua durata inusuale per i blockbuster di questi anni (95 minuti, pochissimo) si presenta come un’operazione d’altri tempi. Realizzato pescando un po’ da tutti gli 8 romanzi della saga letteraria omonima scritta da Stephen King ma posizionato dopo gli eventi dei libri, il primo film di quella che forse sarà una serie sprizza cinema classico per ragazzi da ogni fotogramma. Non sembra appartenere ai nostri anni La Torre Nera, ma pare esserci stato inviato dal 1989. Un ragazzo catapultato in un mondo fantastico, mostri bavosi, avventure incredibili, pistoleri, salvataggi all’ultimo secondo quando entra il tema musicale al massimo volume, un cattivo unico e malvagio, magie e predestinazione. È l’armamentario che una volta la Disney maneggiava con cura inimitabile nei suoi film dal vero e che in tempi recenti è stato sostituito da altre situazioni e altri topoi.

E dire che La Torre...