Una famiglia mostruosa, la recensione

Cambiare tutto perché nulla cambi.

Il cinema italiano commerciale sta scoprendo con una lentezza esasperante l’esistenza del fantastico, cioè il fatto che esiste un pubblico disposto a divertirsi con storie di magia, futuro, incubi o come in questo caso parodie di mostri classici. Ma lo fa con una reticenza incrollabile ad abbandonare i vecchi modelli, quelli della commedia commerciale classica. Il fantastico continua a non essere una scelta ma solo un trucco. Così Una famiglia mostruosa è una storia di vampiri, streghe e mostri che funziona esattamente con le dinamiche, gli intrecci e gli stereotipi delle commedie di Natale (quella è la sua collocazione) al netto dell’epurazione di sesso, scurrilità e volgarità in atto ormai da anni. Anche la totale generica inconsistenza di Cristiano Caccamo e Emanuela Rei, i fidanzati, è parte del pacchetto classico.

Con il medesimo spunto di Ogni maledetto Natale (una coppia in visita per Natale dai genitori di...