Archiviare ogni pretesa di legame con l’edulcorata fiaba disneyana desunta da di Perrault e dai fratelli Grimm è la conditio sine qua non per apprezzare appieno un prodotto filmico come Gatta Cenerentola di Ivan CappielloDario SansoneMarino Guarnieri e Alessandro Rak, presentato al Festival di Venezia nella sezione Orizzonti. Un racconto di macerie umane e architettoniche, ambientato in un futuro prossimo che riflette luci e ombre della Napoli di oggi, popolato da fantasmi olografici che rammentano continuamente ai protagonisti un passato in cui, seppur per breve tempo, una rinascita sembrava possibile.

Attraverso una rilettura in chiave contemporanea della versione campana redatta da Giambattista Basile, risalente alla metà del XVII secolo e contenuta in Lo cunto de li cunti, i registi – già autori, nel 2013, di L’arte della felicità – confezionano un racconto spigoloso e affascinante come i personaggi che lo animano, offrendo uno straordinario esempio di c...