C’è un posto, un luogo o una situazione a cui i film di Craig S. Zahler tendono. Bone Tomahawk l’ha rivelato a tutti, Brawl in Cell Block 99 l’ha confermato e ora Dragged Across Concrete lo sancisce: questo è il John Carpenter dei nostri anni. E lo è non per la versatilità ma per la capacità di andare sempre al punto senza fronzoli, dando l’impressione di sapere benissimo cosa conti e cosa no.

Essenziale, secco, autoironico, appassionato di uomini duri e narratore fino, S. Craig Zahler mette sempre i suoi personaggi in condizione di dover raggiungere qualcosa, creando aspettative e facendo montare la tensione verso il mantenimento della promessa di violenza che nel titolo. Stavolta ci vogliono due ore (120 minuti!) per arrivare al dunque, un tempo record, ma di nuovo (proprio come in Bone Tomahawk) quelle due ore sono la parte più bella.

Due poliziotti (Gibson e Vaughn) sono stati sospesi perché filmati mentre brutalizzano un criminale, non verranno pagati per il periodo in cui non lav...