Inserendosi primo tra tutti – cronologicamente parlando – nella lista dei film di Venezia 75 destinati a non avere una vita florida al di fuori del circuito festivaliero, The Mountain di Rick Alverson mette a dura prova la resistenza dello spettatore con la sua rarefazione narrativa che punta tutto su una sofisticata estetica che rimanda chiaramente alle fotografie al centro del lavoro del protagonista Andy (Tye Sheridan).

La complessa riflessione di Alverson sul paradosso dell’arte e della dicotomia tra ragione e follia attraversa, come un’arteria invisibile, il corpus di The Mountain; il pretesto è offerto dalla storia del giovane Andy, fresco orfano del padre pattinatore (Udo Kier), che viene “adottato” – o rapito – dal dottor Wally (Jeff Goldblum), donnaiolo che pratica lobotomie ed elettroshock nonché ex medico/carnefice della madre del ragazzo.

Il gusto visivo di Alverson non conosce cedimenti: l’inizio del film chiarisce sin ...