Perché Vortex è mostrato tutto tramite uno split screen che divide in due lo schermo e forma come due diapositive con i bordi arrotondati? Perché così crea proprio all’inizio una frattura tra i due protagonisti che è come se ormai non vivessero più insieme per la demenza di lei e, come conseguenza, non possono nemmeno più abitare la medesima inquadratura? Lui, che scrive e riflette sul cinema, è arrivato ad un livello tale di identificazione di vita e film che la fine del rapporto con la moglie è anche la fine della condivisione delle inquadrature del film che li racconta? Forse queste diapositive che sembrano già i ricordi sono parte dello studio sul sogno e il cinema che sta compiendo lui? E perché mettere le date di nascita di cast e troupe all’inizio? Per poter avere alla fine il santino dei protagonisti con data di nascita e morte e poter così annunciare una paradossale morte filmica di Dario Argento (che interpreta il protagonista maschile)?
<...Vortex, la recensione | Cannes 74
Vortex
di Gaspar Noé
al cinema
Vortex, la recensione | Cannes74
Torna la "zona-Noè", la posizione in cui film come Vortex mettono lo spettatore, costringendolo a costruire cattedrali di interpretazioni su scelte superficiali
- venerdì
- 14:30 BAD Comics
- giovedì
- 16:00 BAD Week
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.