Zack Snyder’s Justice League, la recensione

Eccoci qua. Di nuovo. Sono passati 3 anni e mezzo e Justice League ritorna gonfiato in una versione completa, come lo voleva Zack Snyder.

Ed è un gran momento per chi ha sempre avuto un debole per i film spesso fallati, incompleti e zoppicanti di questo regista non perfetto ma capace di fare cinema vero e non di filmare delle ottime sceneggiature. Subito si presenta con uno dei suoi grandi incipit in ralenti a fissare la statura immensa delle implicazioni di questa storia, riproponendo il finale di Batman v Superman con un’eco (letterale) dell’urlo di Clark Kent in tutto il mondo e sott’acqua.

Il momento che ha scosso il pianeta.

Questo è un uomo che in testa ha un’idea di cosa siano le storie di supereroi che non somiglia a nessun’altra. Qui tutto ha senso e tutto funziona. Ci vogliono 4 ore ma tutto ha senso, è al posto giusto e fila. Sia logicamente (quindi la trama) sia emotivamente (i crescendo, la cos...