Come sa già chi ha visto Code Name: Geronimo, dietro al ritrovamento e all'uccisione di Bin Laden c'è una donna, un'agente della CIA che per diversi anni ha raccolto prove e indizi sul campo (e non) per ottenere sufficienti prove utili a scovare l'uomo più ricercato del mondo.
Operazione Zero Dark Thirty dimostra subito come questa storia di una donna forte, potente e determinata nel più maschile dei mondi è ciò che ha spinto Kathryn Bigelow (che vive una condizione simile nel mondo del cinema d'azione e di guerra) a girare questo film. Quasi fosse un atto di politica del cinema, Zero Dark Thirty nel raccontare la sua storia vera si batte per dimostrare che, nella realtà, una dimensione femminile nel mondo della guerra esiste e non somiglia a quella maschile. Già Homeland (con molta più finzione) cerca di battere questo percorso, dunque esso deve essere intrapreso anche al cinema.
Per raccontare il...
Il primo film a "scrivere" la storia dell'uccisione dell'uomo più ricercato degli ultimi 10 anni è uno dei più importanti manifesti sulla rivoluzione dell'approccio femminile alla guerra...
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