C’è una ragione se tra i mille remake e le mille versioni moderne di classici di grande incasso nessuno abbia mai rifatto Pretty Woman.

Nonostante si basi su una storia molto più vecchia del film (quella di My Fair Lady e del mito del pigmalione), nonostante sia uno degli incassi più grandi per la Disney (il suo maggiore se si considerano solo i film Rated R, cioè vietati ai minori di 17 anni, e difatti proposto sotto il banner Touchstone) e a tutt’oggi sia una continua fonte di ascolti televisivi, un mito che non muore e il film più importante delle carriere di Richard Gere e Julia Roberts, lo stesso oggi è una produzione impensabile.
Il film è invecchiato bene ma i suoi elementi di successo sono un concentrato di tutto quello che è cambiato nella rappresentazione della donna e del capitalismo.

 

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“It’s alla about the money”

La prima scena, quella che apre il film, non è una che ci illustra i protagonisti, non è una che introduce New York, né una che mostra la pr...