Collettivi animati

Divertenti. Vincono a livello di massa, sia per come si propongono (la potenza fonetica), sia per come si muovono (il gioco di squadra). Sono vicino ai protagonisti e suppliscono con il loro collettivismo a possibili crisi individualistiche delle star del racconto. Più sono indistinguibili (i Puffi, pertanto, non rientrano in questa categoria), più hanno una lingua tutta loro (incomprensibile all’esterno), più il collettivo è forte della sua autonomia viaggiando fieramente dentro la “fabula” propostaci dal narratore. Ricordiamo qualche gruppo particolarmente animato visto recentemente: gli esserini nell’armadietto del Jay di Will Smith in Men in Black (1997) di Barry Sonnenfeld, i quali venerano l’agente di colore come un Dio mettendolo in forte imbarazzo (“All Hail Jay! All Hail Jay!”); i tanti piccoli Mostri della Laguna Nera nell’esilarante stop-motion Panico al Villaggio (2009) dei belgi Stéphane Aubier e Vincent P...