Amabili Resti

Non si butta niente per J.J. Abrams, soprattutto di antecedente al 1999. Casomai si ricicla. Infatti la nostra eroina centrale Rey è letteralmente una spazzina della galassia in grado di penetrare carcasse di AT-AT (visti per la prima volta nel 1980 in Episodio V – L’Impero Colpisce Ancora) recuperando cianfrunsaglie per poi venderle al rigattiere Unkar Plutt sul suo pianeta sfigato di Jakku (identico a Tatooine). Perché è chiaro che se esiste una Storia di Guerre Stellari scritta a.P. (avanti Prequel) e d.P. (dopo Prequel), questo film molto godibile va decisamente in direzione a.P. offrendo un tipo di Star Wars più simile al trittico 1977-1983 con particolare collegamento a Episodio IV – Una Nuova Speranza che non ai famigerati prequel 1999-2005 tutti diretti da Lucas e tutti molto contestati da fan e non. Gli oggetti in un mondo epico possono essere talismani come sostiene Joseph Campbell ne L’Eroe dai Mille Volti (Lucas andava alle sue lezioni...