Benvenuti a Zombieland arrivò nel 2009 come un fulmine a ciel sereno, o almeno così sembrò al tempo: raro caso di film di zombie in grado di fare breccia anche nel mainstream pur senza rinunciare alle sue radici gore, trascinato dal quasi-star-power ancora un po’ indie di un Jesse Eisenberg pre-The Social Network e un’Emma Stone pre-Easy A e Crazy, Stupid, Love, il debutto di Ruben Fleischer impiegò 88 minuti per venire sommerso di complimenti dalla critica e di soldi dal pubblico. La realtà è che più che un successo inaspettato Benvenuti a Zombieland (guarda il trailer) è il risultato della somma più o meno silenziosa di una serie di fattori che stavano agitando il cinema di genere in quegli anni, il fortunato culmine di un percorso che era cominciato qualche anno prima dall’altra parte dell’oceano.
Benvenuti a Zombieland è un traguardo, non un punto di partenza
Benvenuti a Zombieland
di Ruben Fleischer
Benvenuti a Zombieland va in onda su Rai 4 e Rai 4 HD questa sera alle 21:18
Benvenuti a Zombieland è la conclusione di un lungo percorso e ne è in un certo senso il culmine – dopo il quale il genere è andato sempre in calando
- venerdì
- 14:30 BAD Comics
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