Ci doveva pensare Luca Guadagnino a fare un teen movie in Italia, il paese che sembra non saperli più concepire.

Chiamami col tuo nome è il racconto di un’estate e del primo amore di un diciassettenne, esattamente ciò che raccontano i teen movie. Tuttavia, invece che far aderire la forma al contenuto, invece cioè di girare la storia di un teen movie nella maniera in cui ci aspettiamo che sia messa in scena, lo fa in tutt’altra, battendo proprio su altri percorsi.

Quello di Chiamami col tuo nome infatti non è il racconto di un primo amore, ma il racconto del ricordo di un primo amore. Scegliendo di svicolare i consueti passaggi come le dichiarazioni accorate, i sensibilissimi sguardi sull’orizzonte, gli ansimare ravvicinati e tutto il repertorio di luoghi comuni attraverso i quali viene raccontata la nascita di un sentimento al cinema, Guadagnino riesce anche far lavorare il cervello dello spettatore assecondando i percorsi che sono propri più della memoria che della percezione trasform...