Chiedimi se sono felice è un pezzo di storia di Milano

Uno degli errori che si fanno più spesso parlando di cinema italiano è quello di pensare che esista il cinema italiano – che sia un unico blocco creativo all’interno del quale non ci sono differenze o “scene”, solo un’unica supposta e mai vista identità nazionale che sta dietro a ogni impulso creativo da Bolzano a Lampedusa. Non vuole essere una critica al sistema-Paese, solo la considerazione incontestabile che oltre al generico cinema italiano esiste anche tanto cinema regionale, quando non addirittura cittadino, e che ogni pezzo d’Italia ha le sue storie e il suo modo di raccontarle al punto che anche al netto degli accenti un film pensato e realizzato in Veneto si distingue a prima vista da uno pensato e realizzato in Puglia.

 

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Chiedimi se sono felice, e chiedimelo in milanese

E come esiste un cinema, chiamiamolo così, locale, ne esistono anche gli alfieri. Chi è nato a Roma ha Alberto Sordi e Carlo Verdone, in C...