C’è un film che è stato molto citato in questi giorni di chiusura forzata delle sale, ed è L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich.

Il motivo di questo paragone è palese sin dal titolo: l’ultimo spettacolo raccontato nel film è infatti l’ultima proiezione del piccolo cinema della polverosa città di Anarene, nel Texas. Oggi la città è un luogo fantasma dell’America, spopolato negli anni sessanta con la fine dei giacimenti di carbone. Bogdanovich racconta la morte del luogo, parlando della fine dell’innocenza e della spensieratezza della gioventù che lo popola. 

Amicizie, amori, pulsioni che si perdono sullo sfondo dell’imminente guerra di Corea. Due amici, Sonny e Duane si salutano. Uno dei due è sfregiato ad un occhio, e quindi non adatto alla leva, l’altro dovrà partire per unirsi ai combattimenti. 

Il giorno della partenza è anche il giorno di chiusura definitiva della sala.

I due decidono quindi di congedarsi con un ultimo gesto da amici: andando al cinema, come facevano da piccoli...