T2: Trainspotting
di Danny Boyle
23 febbraio 2017
È notte. Una figura in ombra bussa alla porta. È agitato. Ha un grande zaino sulle spalle. Si apre la porta di una villetta, tipica dell’America benestante. Accolgono il viandante un uomo in pigiama con una mazza da baseball, e dietro di lui sua moglie. La donna scoppia in lacrime e si avvicina, abbraccia la persona alla porta. È il figlio prodigo tornato a casa dopo essere stato in strada\comunità\viaggio.
Questa scena è inventata.
Ma non sarebbe difficile vederla in un film hollywoodiano sulle dipendenze. Contiene infatti alcuni elementi scenici ormai imprescindibili per il genere. Per prima cosa la droga nei film ha cambiato spazio. Dalla città alle case. Film come Un uomo da marciapiede, Trainspotting o Requiem for a Dream hanno trovato la loro forza nei luoghi, ancora prima che persone. Le sostanze stupefacenti erano riprese come una piaga che affliggeva le grandi città. Il tessuto urbano, spesso sporco e fumoso della metropoli, era lo sfondo su cui i protagonisti si avvolgevano n...
Le dipendenze e la droga sono spesso rappresentate nei film come una sfida personale da vincere. Ma hanno alimentato anche molti stereotipi
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