L’uscita di Baby Boss, prodotto dalla DreamWorks Animation, rispolvera un filone disomogeneo e frammentato di film che fanno perno sulla natura in qualche modo geniale e irrimediabilmente incompresa di un protagonista che, in teoria, dovrebbe a stento gattonare.

Mai come in questi casi sottovalutare astuzia e furbizia dei piccoli e sdentati protagonisti può portare a risultati potenzialmente catastrofici, a inghippi assolutamente imprevedibili nonché, spesso, a situazioni paradossali e terribilmente comiche.

Non è la prima volta che il cinema, con cifre stilistiche e ambizioni diverse, si diverte a immaginare dei “piccoli boss”, talmente minuti da non essere presi opportunamente sul serio o da essere trattati in maniera del tutto distante dalla loro effettiva sensibilità: “Ma cos’è scema questa?” si chiede Mikey di Senti Chi Parla guardando le smorfie della nonna.

E mai come in questi casi, è rilevante la tenera età dei marmocchi in questione. Se spesso in passato è s...