Siamo in partenza per il Festival di Cannes! L’edizione di quest’anno, la settantaseiesima, si terrà dal 16 al 27 maggio, e noi di BadTaste.it saremo sulla Croisette per aggiornarvi quotidianamente con notizie, recensioni, video recensioni, podcast, approfondimenti su una delle kermesse cinematografiche più ricche al mondo.

Sono diversi i motivi per cui vale la pena seguire il festival sulle nostre pagine quest’anno, noi ve ne elenchiamo alcuni, a partire proprio dal nostro coverage.

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I contenuti speciali per gli abbonati a BadTaste+

Gli abbonati a BadTaste+ potranno leggere le recensioni, vedere le video recensioni e soprattutto ascoltare due linee di podcast speciali che pubblicheremo quotidianamente sul sito. Si tratta di Cannette, a cura di Gabriele Niola, e di Falò @ Cannes, a cura di Francesco Alò. Entrambi i podcast si concentreranno sui temi “caldi” del Festival e parleranno dei film proiettati, delle personalità, delle voci dal mercato e dei momenti salienti della giornata.

Abbiamo anche appena concluso il nostro podcast speciale Road to Cannes, dedicato alle cinque palme d’oro più discutibili: se non l’avete già fatto, potete ascoltarlo qui.

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Post Pandemia

Questa è la prima vera grande edizione di Cannes a svolgersi in un periodo totalmente postpandemico. L’anno scorso già non c’erano più restrizioni e mascherine da indossare ma c’era ancora esitazione a partecipare e il festival era decisamente meno frequentato del solito, con proiezioni importanti anche mezze piene. Quest’anno c’è un programma molto importante, titoli forti e grandi autori. Cannes DEVE dimostrare di essere Cannes e sarà molto importante capire se dopo questi tre anni tra edizioni saltate, edizioni svolte a luglio ed edizioni poco frequentate, tutto è tornato come prima o no

Killers of the Flower Moon

Gli americani

Solo qualche anno fa Fremaux dichiarava che il festival di Cannes non è una succursale di Hollywood. Lo diceva in risposta al fatto che i grandi film americani avevano cominciato a preferire nettamente il festival di Venezia. Poi c’è stato Parasite, un film coreano che ha vinto l’oscar lanciato a Cannes e il lavoro su Hollywood è ripartito anche se interrotto dalla pandemia. Quest’anno ci sono Todd Haynes, Indiana Jones, Martin Scorsese, Robert Rodriguez, la Pixar e l’immancabile Wes Anderson. Il festival per la prima volta da anni è pieno di star americane.

Gli italiani

Si è molto discusso dell’assenza di Io capitano di Matteo Garrone, ma sono comunque ben tre i film italiani in concorso. Uno è già uscito al cinema nel nostro paese: si tratta di Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti, che ha incassato finora più di tre milioni e mezzo di euro. Poi c’è Rapito, l’atteso kolossal drammatico di Marco Bellocchio sulla vicenda del piccolo Edgardo Mortara. Infine c’è La chimera, il nuovo film di Alice Rohrwacher, cineasta che ha già avuto fortuna sulla Croisette sia con Le meraviglie che con Lazzaro Felice, e che è fresca di nomination all’Oscar per il corto Le pupille. Che almeno uno dei tre vada a premi è l’auspicio di tutti…

rapito

Cosa è successo alla Quinzaine?

Innanzitutto non si chiama più Quinzaine des realisateurs ma Quinzaine des cineastes, cioè con un termine neutro invece di uno maschile, e poi c’è un nuovo direttore, Julien Rejl, che non viene dalla critica, dall’accademia o dal mondo festivaliero ma dal mondo delle vendite, della produzione e distribuzione. Un uomo di industria a gestire la complicata sezione come non è riuscito a Paolo Moretti, il precedente direttore. Quest’anno la copriremo con particolare attenzione.

I grandi ritorni

Erano sei anni che Takeshi Kitano non dirigeva un film o che non lo faceva Aki Kaurismaki. Erano otto anni che non lo faceva Michel Gondry e dieci anni dall’ultimo lungometraggio di Jonathan Glazer. Questa è la Cannes dei grandi ritorni, dei cineasti che sembravano aver chiuso con il cinema per una ragione o per l’altra e invece sono tornati e sono stati selezionati. Il massimo della curiosità è per loro.

Gli Oscar

Se come abbiamo detto i film americani che vogliono competere seriamente per la stagione dei premi e quindi poi anche per gli Oscar hanno da anni cominciato a preferire Venezia a Cannes, i film stranieri che poi si fanno notare, che vincono gli European Film Award e concorrono per il premio Oscar al miglior film internazionale, continuano a essere quelli di Cannes. Le grandi scoperte continuano a essere fatte qui (solo l’anno scorso La cospirazione del Cairo, Holy Spider e Leila e i suoi fratelli) e quest’anno gli esordienti in concorso e i nomi da scoprire sono tantissimi.

Trovate tutti gli aggiornamenti sul Festival di Cannes nella nostra pagina.

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