La nostra analisi de Gli Uomini d’Oro, di Vincenzo Alfieri, al cinema dal 07 novembre

C’era una volta…

Gianluca Maria Tavarelli. È tanto che non fa più un film per il cinema. Precisamente sono cinque anni, da quel 2014 di Una Storia Sbagliata (2015). Prima di diventare affidabile e prolifico in tv (Paolo Borsellino, Maria Montessori, Aldo Moro, Le Cose Che Restano, Il Giovane Montalbano), il regista torinese era esploso a fine anni ’90 con il secondo lungo Un Amore (1999), melodramma lungo il corso del tempo diviso in capitoli tutti girati in piani sequenza prendendo ispirazione da Once More (1988) di Paul Vecchiali. Il film fu una piccola grande sorpresa di quell’anno lanciando Lorenza Indovina e Fabrizio Gifuni (candidati nel 1999 al David di Donatello come Miglior Attore e Miglior Attrice). Era un film indipendente, i cinefili massimalisti direbbero puro, prodotto dall’ottimo Gianluca Arcopinto (presente anche nel cammeo di un marito tradito per s...