Se andate su Prime Video in questo preciso istante e cercate “L’alba del giorno dopo” vi troverete davanti alla locandina dell’omonimo film di Roland Emmerich del 2004; se scavate un po’ tra i correlati ne scoprirete uno che si chiama 2012: Ice Age e che è probabilmente l’apice della faccia tosta della Asylum, una delle case di produzione indipendenti (questo il loro sito) più assurde di tutta America.
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Asylum, una storia di plagi
Fondata nel lontano 1997 da David Michael Latt insieme a due ex pezzi grossi di Village Roadshow Pictures, la Asylum si è fatta un nome in questi ultimi anni soprattutto grazie alla saga di Sharknado (qui la recensione dell’ultimo capitolo) e in misura minore a Z Nation. La sua storia, però, inizia in tutt’altro modo: i primi anni della Asylum sono dedicati alla produzione di film sì a basso budget e pensati per il mercato home video, ma anch...
Asylum è sinonimo di film a basso budget girati per sfruttare il successo di questo o quel blockbuster: vi raccontiamo quando è andata bene (e quando no)
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