Sono anni ormai che ci si chiede chi sarà James Bond dopo il ritiro dal ruolo di Daniel Craig. Le ipotesi si sono sprecate, senza avere ancora una risposta precisa. Forse però la domanda è mal posta. Leggendo le recenti dichiarazioni degli storici produttori Barbara Broccoli e Michael G Wilson secondo cui, prima di decidere che volto avrà 007, si dovrebbe prima capire chi sarà l’antagonista. 

La ragione è presto detta. I villain di James Bond sono uno specchio dei timori del mondo, delle tensioni geopolitiche che attraversano il globo. Se infatti la spia si è mantenuta, bene o male, piuttosto simile negli anni, non si può dire la stessa cosa per i suoi nemici. Siamo abituati a vederli cambiare di film in film ma si può immaginare senza problemi anche una figura che possa fare da collante a tutto il nuovo ciclo. 

Per capire dove andare a pescare per trovare questi personaggi, o per crearne di nuovi, viene in aiuto una popolare teoria secondo cui alcuni dei cattivi più iconici di James Bond non vengono solo dalla fantasia di Fleming ma dalla sua vita. 

Ian Fleming ha spesso preso spunto dalla sua esperienza all’Eton College, la rinomata scuola l’ha aiutato a formare nella sua mente personaggi, situazioni e caratteri. Eppure, nel caso di due iconici criminali, l’ispirazione potrebbe essere stata presa da un’altra parte. 

Tom Dawson, il preside del collegio Sunningdale nel Berkshire, ha una teoria: crede infatti che Francisco Scaramanga e Ernst Stavro Blofeld abbiano preso i nomi da due studenti della scuola frequentata dal nipote dello scrittore, Nichol Fleming. Pare infatti che fosse preso di mira da due bulli sei anni più grandi di lui. Secondo questa ipotesi il bambino si è lamentato dei compagni con i genitori e i parenti, fino a fare arrivare alle orecchie dello zio, alla ricerca di nomi altisonanti per i suoi personaggi, i due che lo tormentavano: John Blofeld e Peter Scaramanga.

Sebbene non ci siano prove che vadano oltre il sentito dire dal preside, anche per quanto riguarda gli atti di bullismo, l’ipotesi è sicuramente suggestiva. Una vendetta in forma letteraria. Un’insolita ispirazione.

James Bond francisco scarmanga

Che fine hanno fatto i presunti cattivi di James Bond?

Stando a quanto scritto dal Dailymail pare che Peter Scaramanga abbia avuto una vita piuttosto turbolenta. L’uomo che ha ispirato l’avversario di James Bond in Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro è stato arrestato nel 1959. La causa sembra scaturire direttamente da un libro di Fleming: sospetta bisca illegale. Un anno dopo fu condannato per avere distrutto un ristorante e un decennio dopo tornò in tribunale per dichiararsi colpevole di frode. 

Per quanto riguarda Blofeld invece la realtà non potrebbe essere più distante dalla finzione. Fu infatti giudice dell’Alta Corte dal 1991 al 2001 e per i suoi meriti fu nominato cavaliere. 

Nichol Fleming intraprese una carriera di scrittore come suo zio.

I tre non si rincontrarono più. Anzi, John Blofeld ha spiegato di non ricordarsi né di essere stato crudele nei confronti di un Fleming e nemmeno di essere stato nello stesso istituto scolastico di una persona con quel cognome. 

Fonte: Dailymail

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