A differenza dei soliti film hollywoodiani noi ammettiamo di mentire. Fin dall’inizio”.

Così Arthur Penn descriveva Il piccolo grande uomo durante la sua lavorazione, la storia di un uomo che attraversa un periodo molto preciso della storia americana, raccontata da egli stesso, il meno affidabile dei narratori possibili, in flashback.
Il film una sua verità ovviamente ce l’ha ma, precisa sempre Pennè solo quella interna al racconto”. Come molti film moderni crea una bolla, un micro sistema di valori e possibilità che sono veri solo nelle parole e nei ricordi del protagonisti, ma all’interno di quella bolla tutto è giusto, tutto è coerente. Non c’è bisogno di spiegarlo oggi, perché sappiamo bene che nella bolla dei film Marvel valgono certe regole e in quella di quelli della saga di Harry Potter ne valgono altre, e che ognuno è coerente con le proprie.

La storia è quella di Jack Crabb, uomo bianco cresciuto dagli indiani, tornato tra i suoi simili tra alti e bassi, arruolato nella ca...