Blockbuster 2021: la nostra top 5

La situazione è ben lungi dall’essere rientrata nei ranghi della cosiddetta normalità, questo è chiaro. Anche senza andare a leggere le notizie più o meno apocalittiche riportate con la solita faciloneria da una stampa generalista sempre più alla canna del gas in quanto a credibilità – e no, lo ribadiamo, per andare al cinema non serve fare un tampone – basta affacciarsi un attimo alla finestra per notare che la moda autunno/inverno 2021/2022 prevede ancora l’impiego di mascherine e gel idroalcolico usato al posto della crema idratante.

Eppure, rispetto a un 2020 in cui in materia di blockbuster, nel momento della prima riapertura, abbiamo rivisto al cinema solo Tenet di Christopher Nolan e un inaspettatamente riuscito Greenland di Ric Roman Waugh, fra non poche difficoltà questo 2021 è stato decisamente più generoso in quanto a film pop. E ad essere onesti, lo è stato sia sul grande schermo che in streaming: in tutto questo tempo, i vari player del settore non sono di certo stati a guardare, ma hanno anzi sfruttato il periodo di crisi della sala per consolidare ancor più le varie proposte cinematografiche, con Netflix a fare, inevitabilmente, da capofila e una HBO Max che, limitatamente agli Stati Uniti, ha offerto l’opportunità di vedere in contemporanea con il cinema le varie opere della Warner, in materia di pop-corn movie e non solo.

Per questo, possiamo tornare a indulgere in una nostra vecchia abitudine per quel che riguarda le classifiche di fine anno e di stilare una Top 5 di quelli che, a nostro modo di vedere è chiaro, sono i migliori blockbuster di quest’anno fra quelli visti in sala o – è inevitabile – in piattaforma.

La nostra Top 5 dei migliori blockbuster del 2021

 

5 – Resident Evil: Welcome to Raccoon City

 

Resident Evil

 

Il budget non è elevatissimo e si vede. La Raccoon City del film, al posto di essere una tentacolare metropoli del midwest americano così come raccontato dai videogiochi della saga Capcom, è più un borgo di provincia in tutto e per tutto dipendente dalla crescita – o dal declino – della famigerata Umbrella Corporation. Gli effetti in CGI non sono sempre all’altezza. Eppure… Johannes Roberts, con un budget di soli 25 milioni di dollari, è riuscito a confezionare un’opera che lavora in modo divertente e divertito con le tante citazioni ai primi due capitoli videoludici della saga di Resident Evil (con qualche spruzzata dal remake del secondo e da Code: Veronica), ma che, soprattutto, funziona come film. L’atmosfera è cupa, opprimente, la paranoia serpeggia con forza, viscida e spietata, sullo sfondo di un film che pare aver davvero imparato la lezione del cinema americano “di complotti” che ha prosperato a cavallo fra gli anni ’70 e ’80. E anche quella di un regista, John Carpenter, che con gli assedi notturne e le missioni a tempo limitato ci ha sempre saputo fare alla grandissima.

 

4 – Zack Snyder’s Justice League

 

Chris Terrio Justice League zack Snyder Cut

 

Nel marzo del 2021 i cinema stavano timidamente riaprendo in svariati mercati (non in Italia), fra distanziamenti, mascherine e, soprattutto, mancanza di un vero e proprio grande blockbuster capace di attirare le persone in sala. Ed ecco che intanto su HBO Max – da noi su Sky e NOW – si affacciava un film che, per lungo tempo, è stato avvolto da un alone di leggenda. La Snyder Cut di Justice League. La versione aggiornata, ampliata, riveduta e corretta di quell’aberrazione, firmata Joss Whedon, arrivata al cinema nel novembre del 2017. Quasi quattro ore di visioni supereroistiche snyderiane che hanno portato a compimento quel film che, al tempo, il regista non era riuscito a realizzare per una lunga serie di ragioni. Chi vi sta parlando ora ha dileggiato questo progetto a lungo, “in tutti i luoghi in tutti i laghi” per poi rimanerne rapito e pubblicare un lungo atto di pubblica ammenda che potete leggere in questo articolo qua.

 

3 – Army of the Dead

 

army of the dead

 

Ebbene sì. Zack Snyder è presente in due posizioni su cinque di questa Top 5 dei migliori blockbuster del 2021. E non poteva essere altrimenti visto che fra febbraio e maggio del 2021 si è parlato solo di lui. Della sua rivalsa nei confronti della Warner Bros con la Snyder Cut e della creazione di questo suo bizzarro “zombiverso” realizzato in piena libertà creativa grazie a quel pozzo senza fondo di soldi garantito da Netflix. Un horror action con una regia che gioca creativamente con la luce abbacinante dell’assolata Las Vegas in mano agli zombi, degli sfocati impiegati come precisa scelta estetica, una “suicide squad” capitanata da un Dave Bautista sempre più interessato a dei personaggi con un trascorso emotivo travagliato e devastante e un time loop intricato e stimolante che non vediamo l’ora di vedere sviluppato nei prossimi appuntamenti con la saga. D’altronde, è una cosa che ha promesso lo stesso Zack Snyder.

 

2 – Ghostbusters: Legacy

 

Ghostbusters: Legacy

 

Fondamentalmente Ghostbusters: Legacy fa quello che, al tempo, ha fatto anche Star Wars: Il Risveglio della Forza. Solo che contrariamente alla pellicola della Lucasfilm, quella di Jason Reitman ci crede davvero fino alla fine, sembra fatta col cuore più che con la testa del reparto marketing e riesce a portare a casa il risultato. Il film di Reitman Jr omaggia in mille modi differenti le due pellicole dei Ghostbusters, riesce a celebrare l’assenza di Harold Ramis facendoci sentire la sua presenza in ogni singolo momento del film e, nonostante nel cast figuri uno dei volti noti di Stranger Things (e di IT), l’ago della bilancia non pende in zona Duffer Bros., ma, come è giusto che sia, dalle parti della Amblin di Steven Spielberg. Ghostbusters: Legacy è sia un ottimo rilancio della saga che un fantastico seguito apocrifo de I Goonies. Proprio per questo spinge meno l’acceleratore in direzione della commedia in stile Saturday Night Live (da questo punto di vista, il tanto vituperato reboot al femminile di Paul Feig è molto più in linea col classico di Reitman Sr. di quanto non abbia fatto Reitman Jr.) e più su quello di un’avventura che speriamo davvero possa proseguire in futuro.

 

1 – Spider-Man: No Way Home

 

spider-man no way home zendaya tom holland

 

Se dovessimo ragionare in termini puramente emotivi, seguendo le ragioni del cuore – e le lacrime versate col terzo atto di Ghostbusters: Legacy – avremmo dovuto invertire queste ultime due posizioni. Ma a Spider-Man: No Way Home vanno riconosciuti i suoi giusti meriti. Sia quelli prettamente cinematografici – è una profondissima riflessione su 20 anni di cinecomic, su quello che queste pellicole hanno significato e significano tutt’ora per qualche milione di persone a eccezione di Ridley Scott e Martin Scorsese ma va bene così facciamocene una ragione, sull’importanza del dover raccontare ciclicamente il periglioso percorso che porta un eroe a diventare tale. Come il Peter Parker di Tom Holland che conosciamo ormai da 5 anni, da Captain America: Civil War, ma che solo adesso, nel 2021, compie i suoi veri primi passi come Spider-Man perché “da un grande potere”… Insomma, sapete come continua la frase. Ed era anche giusto attribuire le prime due posizioni di questa classifica alla Sony la major che più di tutte, insieme alla Universal, ha creduto nell’esperienza condivisa del cinema in sala anche in tempi come questi in cui – nostro malgrado – dobbiamo convivere con questo ospite indesiderato chiamato Coronavirus.

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