È con una certa gioviale felicità, che non nascondeva una ostentata soddisfazione, che Thierry Fremaux, delegato generale del festival di Cannes, seduto accanto a Pierre Lescure, presidente, in un cinema vuoto (fatta eccezione per una persona seduta in platea, probabilmente un tecnico) ha annunciato la selezione del 73esimo festival di Cannes, quello che doveva partire a maggio, che poi è stato rimandato a luglio e infine annullato. Insomma ha annunciato i film che non hanno programmato.
“C’è stato così tanto lavoro che non potevamo almeno non annunciarli” è, parafrasando, la ragione addotta per questo annuncio. E se quindi alcuni film, stando a Fremaux, sono disposti ad aspettare la Cannes del 2021 (beati loro che possono non rientrare dell’investimento fatto per almeno un anno), altri invece hanno aderito a ricevere il “bollino Cannes”. Venendo annunciati come parte della selezione di quest’anno questi film possono and...
Apponendo il "bollino Cannes 2020" sui suoi film, il festival fa sì che i rivali o non li possano prendere o ammettano che sarebbero stati di Cannes
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