Lucy Liu al Washington post: “ho contribuito a rompere 200 anni di stereotipi”.

Il cinema americano ha spesso trattato le persone asioamericane come caratteristi. Figure stereotipate, con tratti caratteriali riconoscibili associabili alla loro etnia. Abbiamo già parlato del caso di James Hong attore cinese comparso in più di 600 pellicole, nessuna nel ruolo di protagonista. Egli ebbe una carriera impressionante e lunga più di 60 anni, ma per potere avere una voce propria dovette fondare una compagnia teatrale sua.

La East West Players contribuì a formare la seconda generazione di interpreti asioamericani. Fu grazie a lui che riuscirono a farsi notare attori come Randall Park, George Takei, John Cho e Daniel Dae Kim che spalancarono molte porte dell’industria.

Per le donne asioamericane la questione è ancora più complessa. In un pezzo di opinione scritto per il Washington Post l’attrice Lucy Liu ha affrontato direttamente le difficoltà di ritagliarsi un ruolo nell’industria....