Ecco i migliori film di aprile 2022 che abbiamo visto in streaming o al cinema

Molto di quello che vediamo e raccontiamo con una recensione si perde. Alcune volte sono i film piccoli a non ricevere l’attenzione che meriterebbero, altre volte sono i migliori. Abbiamo così deciso di fare un piccolo riassunto ogni mese del meglio tra ciò che abbiamo visto. Senza distinzioni. Film usciti in sala, usciti in noleggio, usciti su una piattaforma in streaming come anche quelli visti ai festival e che non sono ancora usciti.

L’idea è quella di ricapitolare tutte le nostre segnalazioni scremando verso l’alto solo quello che pensiamo non vada perso, non debba sfuggire e meriti una visione. Ci saranno i film più noti e pubblicizzati come anche, con una certa preferenza, quelli che meno noti e dotati di una cassa di risonanza meno forte, che quando lo meritano hanno più bisogno di un riflettore su di sé per farsi notare.

Ecco la nostra lista di aprile 2022:

prayers for the stolenPrayer For The Stolen

“I momenti più intensi di Prayers for the Stolen sono allora quelli in cui l’evocazione è al centro, in sequenze di vero e proprio cinema horror ma dal realismo più che marcato dove il suono – un fruscio, un cane che abbaia, una campana improvvisata, e pure l’esplosione in una cava – è l’indizio che qualcosa sta per cambiare o il modo per scandire il tempo che passa”.

LA RECENSIONE COMPLETA

lillo greg gli idoli delle donne

 

Gli idoli delle donne

“Non ci sono dubbi che sia questo il film migliore di Lillo e Greg, il primo a livello dei loro spettacoli teatrali quanto a fusione di scrittura, interpretazione e senso generale, in cui lo svolgimento non si limita a far entrare i due in scena e interagire, ma costruisce una visione di mondo che ha nell’umorismo il grimaldello per la creazione di senso. Si parla di uomini e donne, di corteggiamenti e guru ma sembra che i due parlino delle commedie italiane, sempre fondate sulla banalità più disarmante e che si percepiscono invece bellissime, anche perché hanno successo, le commedie che sono gli oggetti più desiderati del mercato. Il gigolo affascinante ha tutte le caratteristiche della produzione commerciale meno sensata e pigra. Non è un mistero che Lillo e Greg si muovono da sempre cercando di battere altre strade, le stesse che le commedie più banali, ora cambiate e non più gradite al pubblico vorrebbero imparare, non riuscendo a fare loro i nuovi modelli ma che, come il protagonista, semplicemente alla fine trovano qualcuno che le ama proprio perché banali, qualcuno a cui va bene tutto”.

LA RECENSIONE COMPLETA

memory box

Memory Box

“In questo intreccio molto semplice che prevede anche uno svelamento altrettanto semplice, è proprio il meccanismo della macchina dei ricordi e della rievocazione a trionfare, quello che fonde nostalgia e terrore della guerra, depressione per gli orrori del conflitto ed eccitazione per amori adolescenziali, ritratto edulcorato e terrificante al tempo stesso. Questa amalgama Memory Box la gestisce e la propone in una maniera e con una dovizia di immagini solo sue e non prese da nessun’altra parte, che lo rendono subito memorabile, un pezzo di cinema impossibile da dimenticare, che racconta tra le altre cose il desiderio di espandere il reame del raccontabile”.

LA RECENSIONE COMPLETA

The Northman Trailer Italiano Alexander Skarsgård reazioni

The Northman

“Che mano Robert Eggers! Aveva parzialmente rinunciato a mostrarlo al mondo con Lighthouse, dopo l’esordio clamoroso di The VVitch, e invece adesso in The Northman, il suo primo film con uno studio di produzione grande (la Universal), attacca con una potenza difficile da eguagliare. Una tempesta, un corvo controvento e una montagna mentre una voce fuori campo promette fuoco e fiamme. La furia degli elementi appaiata con la furia umana di quello che sarà un film di vendetta dalla trama semplicissima (c’è un torto vissuto da bambino e una vendetta da perpetrare da adulto), funestato da visioni e una mistica folkloristica scandinava che come sempre in Eggers è coerente e ben documentata ma guardata così da vicino da scatenare scetticismo più che aderenza. In buona sostanza lui sembra credere a tutto quel che rappresenta, cioè nelle radici reali di miti ancestrali, eppure è solo apparenza, sotto sotto i suoi sono film distaccatissimi che anzi guardano ai miti per le falsità e i costrutti degli uomini che sono”.

LA RECENSIONE COMPLETA

sex appeal

Sex Appeal

“Ci sono diversi rapporti di diversa complessità e intensità, diverse basi toccate e sempre con quadretti allegorici, pareti che si aprono su vasche da bagno per rappresentare il piacere, immersioni per rappresentare le azioni, viaggi all’interno di tubature colorate per rappresentare l’esplorazione del corpo dell’altro, porte che nascondono un intenso vapore (e acqua che fuoriesce) per rappresentare la lubrificazione e via dicendo. Questo non oscura mai la missione più canonica della commedia sentimentale, Avery infatti ha uno storico amico con cui sperimenta ma a cui non è legata sentimentalmente che chiaramente finirà per creare dei problemi”.

LA RECENSIONE COMPLETA

Classifiche consigliate