Se frequentate i poco raccomandabili meandri di Twitter, e se lo fate troppo spesso vi consigliamo di provare anche altri hobby più salubri tipo il collezionismo di francobolli o l’ikebana, vi sarete certamente imbattuti nell’hashtag #CancelNetflix, che invoca la censura e il boicottaggio della piattaforma per la sua scelta di distribuire Mignonnes – Donne ai primi passi, (noto come Cuties negli USA), film d’esordio di Maïmouna Doucouré che racconta una parabola di crescita semi-autobiografica e contemporaneamente denuncia l’ipersessualizzazione delle minorenni amplificata dai social e prova a spiegare quali siano le cause sociali (degrado, abbandono, scontro culturale) che stanno dietro a certi eccessi e che stanno accorciando l’infanzia di intere generazioni incoraggiandone una crescita troppo rapida e sregolata.
La polemica è esplosa a fine agosto con l’uscita del poster ufficiale del film, e si è rinfocolata negli ultimi giorni con l’uscita dello stesso su Netflix – e il fatt...
Il film d’esordio di Maïmouna Doucouré è in parte biografia, in parte denuncia, e non c’entra nulla con la pedofilia
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