Perché amiamo il Grinch e odiamo il Natale

Il Natale 2020 è, probabilmente, per la maggior parte delle persone, il più grinchiano di sempre. Perché se già prima della pandemia quel mostro verde, peloso, dispettoso e isolato in una caverna era impresso indelebilmente nel nostro immaginario natalizio (e sì, nel nostro cuore di pietra) come il “cattivo” ferito, ma estremamente umano, con cui poterci empaticamente identificare, da quest’anno il Grinch è diventato un vero e proprio specchio di ciò che stiamo vivendo (anche se, sul lieto fine, non ci possiamo ancora pronunciare). La negazione della socialità, l’isolamento, il mettersi a una certa distanza dalle emozioni, la lotta al dolore attraverso l’ironia, il ricorso al cibo contro la noia: siamo forse noi questi, o si tratta del Grinch?

“Io odio il Natale!” e la nascita del Grinch

Sì, diciamolo: tra DPCM, divieti e distanziamento, è inevitabile non vedere queste festività in modo diverso. Per chi ha sempre odiato il Natale forse cambier...