Prey, il prequel di Predator, è su Star di Disney+

Prey è arrivato su Disney+, e la prima a cui riusciamo a pensare sono le prime reazioni della stampa, quelle arrivate quando ancora non c’era modo di fare recensioni complete. Una in particolare, quella che abbiamo letto più spesso: il film di Dan Trachtenberg, ha detto molta gente, è la miglior cosa capitata al franchise di Predator dai tempi del primo Predator. Un complimento non da poco, visto che parliamo di una saga che esiste da 35 anni e che ha già conosciuto quattro film, due spin-off e poi fumetti, videogiochi e romanzi; ma anche un complimento relativo, visto che parliamo di una saga nella quale c’è un’enorme differenza di qualità e di apprezzamento critico tra il primo capitolo e tutti i successivi. Per cui ci siamo domandati: davvero Prey è il miglior Predator dai tempi di Predator?

Prey fa una serie di scelte molto intelligenti per non rischiare di rimanere schiacciato sotto il peso del suo passato. È una sorta di reset, che ci catapulta nel passato, alla fine del 1700, in un luogo abitato da quelli che secondo lo stesso Trachtenberg sono “i migliori cacciatori del mondo”: i Comanche. Gli Yautja, si sa, sono sempre a caccia di una sfida, e dell’occasione di dimostrare di essere sempre loro i predatori alfa, dovunque vadano. E quindi Prey racconta la storia di un’aspirante cacciatrice costretta a fare affidamento su bastoni, sassi e il proprio ingegno per sconfiggere un guerriero alieno assetato di sangue. Proprio il sangue è presente in abbondanza, e in generale la proporzione tra azione e dialoghi nel film è nettamente a favore della prima. Basta tutto questo a farne il secondo miglior Predator di sempre? Qui sotto trovate la nostra classifica dell’intero franchise: per una volta partiamo dal migliore, che è l’unico scontato, e scendiamo verso il peggiore.

Predator

Predator (1987)

Ovviamente il miglior Predator di sempre è Predator. Ve ne abbiamo già parlato tra l’altro qui. È un film sostanzialmente perfetto, uno dei migliori film di fantascienza di sempre, perché ha tutto (idea, protagonisti, location, costumi, effetti speciali, regia) e tutto al massimo livello. È un film ipermachista nel quale i machi vengono sconfitti e massacrati dall’UberMacho Spaziale, e quindi è anche sottilmente ironico. Contiene alcune delle one liner più famose di sempre e più bicipiti di quanto un essere umano sia in grado di sopportare. È il miglior Predator, senza discussioni.

Predator 2 (1990)

Anche di questo vi abbiamo già parlato, e ribadiamo quanto scritto in quel pezzo: se non fosse uscito dopo Predator, e non si fosse quindi trovato a confrontarsi con un monolite inattaccabile, Predator 2 sarebbe molto più famoso e amato di quanto non sia. È l’unico della saga (almeno fino al ritorno di Shane Black) a tentare qualcosa di diverso, spostando l’ambientazione, eliminando la natura selvaggia e abbracciando la giungla urbana degli anni Novanta. Ed è sostenuto da un gigantesco Danny Glover. Aggiungeteci che è ambientato durante un’estate particolarmente calda, e comincerete a guardare le ombre fuori da casa vostra con occhio diverso.

Prey (2022)

Non il secondo migliore, ma quasi: Prey ha tutti gli ingredienti che dovrebbe avere un Predator e quasi nulla di tutto il resto. È un’avventura drittissima, quasi minimale, la cronaca di una caccia, un film di pochissime parole e molta azione, e con alcune delle scene di combattimento migliori del franchise. E Amber Midthunder ha il potenziale per reggere anche un sequel: se il film dovesse andare bene non è da escludere un ritorno dell’intera squadra, Trachtenberg compreso.

The Predator

The Predator (2018)

Se conoscete il franchise di Predator sapevate già che questa posizione sarebbe stata una lotta all’ultimo sangue tra questo film e quello che trovate più sotto. Abbiamo deciso di premiare il ritorno di Shane Black al franchise perché, be’, è il ritorno di Shane Black, l’uomo che con le sue correzioni (non accreditate) contribuì a rendere indimenticabile la sceneggiatura del primo capitolo. Il film in realtà è un mix di buone idee e altre disastrose e che speriamo vengano presto abbandonate: ve ne avevamo parlato qui.

Predators (2010)

Il Suicide Squad di Predator, con un cast di antieroi dichiarati che vengono spediti direttamente su un altro pianeta per partecipare, contro la loro volontà, a una caccia grossa intergalattica. È un discreto (per quanto fin troppo buio, come da tradizione per quegli anni d’altra parte) film d’azione un po’ schiacciato sotto il peso del predecessore, del quale funge quasi da remake. Ve ne avevamo parlato qui.

Alien vs. Predator (2004)

Quando ci siamo azzardati a dichiarare che Alien vs. Predator sbaglia quasi tutto, ci avete attaccato e divorato come alieni feroci. Lo ribadiamo anche qui: il film di Paul W.S. Anderson è indubbiamente divertente da vedere in compagnia accompagnandolo con tanta birra e oggetti commestibili di dubbia provenienza, ma i suoi meriti si fermano qui (e alla presenza inspiegabile e magnifica di Raoul Bova).

Prey predalien

Alien vs. Predator: Requiem (2007)

Alien vs. Predator: Requiem uscì nel 2007 e ci presentò la figura del Predalien, l’ibrido tra xenomorfo e Yautja. Un’idea così clamorosa e riuscita talmente bene che tre anni dopo uscì Predators, cinque anni dopo uscì Prometheus, e la saga di Alien vs. Predator venne messa definitivamente in soffitta.

Trovate tutte le informazioni su Prey nella nostra scheda del film!

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