Ready Player One di Ernest Cline ha rappresentato “poco meno di un romanzo” e “qualcosa di più di un semplice libro”. Il volume, pubblicato nel 2011, era riuscito a conquistare il cuore dei lettori grazie alla sua forma originale, insolita e ludica. Cline aveva anticipato la corrente di nostalgia degli anni ’80 che da lì a poco si sarebbe espressa in film e serie tv di successo. Aveva trionfato nel creare un gioco narrativo intriso di citazioni “meta” e strizzate d’occhio. Un libro, poi diventato film, dedicato all’orgoglio della cultura pop.

Il fenomeno letterario era stato quello che si può considerare il “50 sfumature” per Nerd. La prosa di Cline infatti è tutt’altro che memorabile, semplice, talvolta ingenua, ma capace di arrivare subito al punto. La trama di Wade Watts e dei suoi amici alla ricerca delle Easter Egg di OASIS non è mai stata la principale ragione del successo del libro. Quello che conta in Ready Player One era la ...