Non tutti i film sono destinati a passare alla storia, a cambiare le sorti del cinema o al contrario a floppare clamorosamente e diventare un esempio in negativo da non imitare se si vuole sopravvivere a Hollywood. Al contrario: la stragrande maggioranza dei film che vengono prodotti ogni anno viene visto da un certo numero di persone, più o meno apprezzato, e presto dimenticato; la storia si ricorda dei capolavori o dei fallimenti epocali che in qualche modo hanno segnato un’epoca, ma a volte è bello fermarsi a scavare nel sottobosco e ritrovare opere dimenticabili ma divertenti, e che raccontano il loro tempo con la stessa efficacia di un film da Oscar. Un esempio? Su Star di Disney+ è arrivato da pochi giorni Romy & Michelle di David Mirkin, con Mira Sorvino e Lisa Kudrow nei panni di due ragazze qualunque che si riuniscono con la loro classe di liceo dopo dieci anni e tracciano un bilancio delle loro esistenze.

“Chi è David Mirkin?” vi chiederete voi, a supporto di quanto dicevamo sopra: non solo la maggior parte dei film che vengono prodotti durano il tempo di un’uscita in sala prima di venire dimenticati, ma la storia del cinema è piena di nomi di gente che a una prima occhiata non dicono nulla, ma che hanno contribuito in qualche modo all’evoluzione del mezzo. Mirkin, in realtà, potrebbe eccome dirvi qualcosa se siete fan dei Simpson: è stato showrunner e sceneggiatore della serie per due stagioni (5 e 6: questo è il primo episodio da lui scritto). Una carriera passata in TV, Mirkin decise nel 1997 di tentare anche la strada del cinema, un’esperienza che ripeterà solo un’altra volta (nel 2001 con Heartbreakers – Vizio di famiglia).

 

Thelma e Louise

 

Il progetto che gli venne affidato è appunto Romy & Michelle, commedia non-romantica figlia travagliata della sceneggiatrice e produttrice Robin Schiff. Travagliata perché in origine non era un film ma una piéce teatrale intitolata Ladies Room, sempre scritta da Schiff e con protagonista proprio Lisa Kudrow. Schiff provò a trasformare la premessa – la storia di un’amicizia al femminile tra due ragazze disfunzionali ma con il cuore grande – in una serie TV, Just Temporary, che però venne ignorata dai network (anche se nel settembre 1999 il pilot andò in onda su NBC). Lo script diventò così un film, sempre con Lisa Kudrow, che nel frattempo era arrivata alla quarta stagione di Friends ed era all’apice della sua popolarità; le venne affiancata Mira Sorvino, che due anni prima aveva vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista per La dea dell’amore, e a dirigere venne per l’appunto chiamato David Mirkin, che si trovò così per le mani due delle attrici più in vista e promettenti del periodo, e una sceneggiatura semplice ma costruita attorno alle sue protagoniste, e quindi efficacissima.

La storia di Romy & Michelle è così tradizionalmente anni Novanta che fa venire le lacrime agli occhi a solo pensarci. Romy e Michelle sono amiche dai tempi del college, e hanno lasciato insieme la loro città natale di Tucson, Arizona per trasferirsi a Los Angeles in cerca di fortuna. Dieci anni dopo non l’hanno ancora trovata, continuano a vivere insieme, a passare da un lavoretto all’altro per campare, e a sognare il momento in cui la loro vita cambierà; sognare sì, ma con moderazione: in uno dei primissimi dialoghi del film le due sembrano già riconoscere che la loro vita è diventata un vicolo cieco, e si promettono che “se a trent’anni non saremo ancora sposate ci sposeremo tra noi”.

 

Momi and Richelle

 

Potrebbe essere uno spunto con risvolti potenzialmente drammatici o comunque socio-psicologici, ma siccome siamo, per l’appunto, alla fine degli anni Novanta, Romy e Michelle prende da subito tutt’altra direzione. L’incontro fortuito con una vecchia compagna di liceo permette loro di scoprire che la loro graduation class si riunirà a Tucson per festeggiare i dieci anni dal diploma, e le due vedono nel viaggio una serie di opportunità: quella di dimostrare alle loro compagne di allora che hanno avuto successo nella vita, quella di scoprire che fine hanno fatto le loro cotte dell’epoca,  e magari quella di trovare un senso alla loro esistenza attuale confrontandola con i ricordi del passato. È soprattutto la prima voce dell’elenco a caratterizzare Romy e Michelle, che è una commedia romantica solo per sbaglio: il primo atto del film è punteggiato di flashback che ci raccontano la vita delle due ai tempi del liceo, e il loro status di vittime del bullismo delle queen bee locali, in una sorta di antipasto di quel capolavoro di Mean Girls.

Il motivo per cui funziona ancora tutto così bene è principalmente uno, e cioè che a funzionare sono Lisa Kudrow e Mira Sorvino. A dire la verità all’inizio la coppia sembra male assortita, e le prime scene ci mostrano un’amicizia all’apparenza scintillante ma forzata, quasi recitata, e peraltro non aiutata da dialoghi non particolarmente brillanti; e visto che le due continuano a ripetere quanto si vogliano bene e quanto stiano bene insieme, per un attimo viene il dubbio che semplicemente Kudrow e Sorvino non ci credano granché, e che stiano recitando per portare a casa la pagnotta e poco altro.

 

Romy & Michelle gruppo A

 

In realtà, e a dimostrazione che pur nella sua semplicità Robin Schiff ha scritto un film più interessante di quanto sembri, l’alchimia tra le due cresce con il passare dei minuti e con la scoperta dei loro ricordi: lungi dall’essere le protagoniste perfette di una commedia tra amiche, le due ci vengono presentate come delle terribili sfigate, perdenti senza neanche accorgersene; e il dubbio che in realtà sotto sotto se ne siano accorte, che abbiano il sospetto che le loro vite non sono così perfette come si raccontano e così non lo è la loro amicizia, diventa certezza una volta che le due arrivano finalmente alla grande riunione scolastica.

È qui che Romy & Michelle prende una piega bizzarra che probabilmente neanche vi ricordate, e dimostra che anche i film più apparentemente normali possono contenere quel pizzico di follia sufficiente a farsi ricordare. Le battute si fanno più taglienti, le situazioni più imprevedibili e ad amplificare il senso di stordimento c’è una colonna sonora che è una cascata di classici da MTV anni Novanta che farebbero venire la nostalgia anche a un 486. Si potrebbe discutere del finale, e di una figura in particolare che arriva (letteralmente) in elicottero per spostare tutti gli equilibri verso il maschio di turno che salva la baracca; ma è anche vero che si tratta di una figura surreale tanto quanto tutte le altre che fanno da contorno alle due protagoniste, che a conti fatti sono gli unici due personaggi del film a non essere mere funzioni narrative ma figure tridimensionali.

Romy & Michelle andò male al box office ma con gli anni si è guadagnato un piccolo pubblico di cultori e cultrici, un prequel fatto per la TV e soprattutto, in una sorta di eterno ritorno, una versione musical che debuttò a Seattle nel 2017. Niente male per un film che viene spesso ricordato come “uno dei tanti”.

Romy & Michelle è su Star di Disney+

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