Chi frequenta le fumetterie lo sa bene. C’è un piccolo trucco usato dai disegnatori per far emergere nella marea infinita di proposte alcuni albi che, non avendo nomi o personaggi di richiamo, rischiano di scomparire. Gli scaffali pieni di fumetti sono coloratisismi, con forme e varietà di ogni tipo e l’occhio del cliente si perde nei colori sgargianti vagando senza punto di riferimento. Può capitare quindi talvolta di incrociare una copertina diversa da tutte. Spesso è bianca, senza colori brillanti, con un disegno minimale, titolo e prezzo in bella vista. E appare più delle altre.
Ai molti che in questi giorni hanno esplorato la libreria Netflix è probabilmente capitata la stessa cosa vedendo tra le varie proposte un titolo insolitamente lungo (Se succede qualcosa, vi voglio bene) e un’immagine di anteprima bianca con qualche tratto grigio e nero. Chi, incuriosito, ha cliccato, si è trovato sul proprio dispositivo quello che è da molti considerato il vincitore annunciato dell’Oscar c...
Se succede qualcosa vi voglio bene è un incredibile cortometraggio che in soli 12 minuti riesce a commuovere senza cadere nel ricattatorio
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