David F. Sandberg, il regista di Shazam! Furia degli Dei, è un’anomalia ad Hollywood ed è contemporaneamente il modello di artista “nuovo” che l’industria ama portare in palmo di mano. Spesso i registi si trasformano insieme al budget che gli viene loro affidato. Quando arrivano a dirigere un blockbuster da 100 milioni di dollari perdono quell’ingenuità che caratterizza tutti agli inizi. Diventano professionisti da press tour, abili depositari di segreti di trame che non svelano nemmeno sotto il fuoco incrociato delle domande. Smettono di ossessionarsi dal parere altrui, dalle recensioni, lavorano per lo studio secondo le sue regole.

David F. Sandberg invece è rimasto identico. Un fan, un appassionato di cinema che sembra ancora sognare di fare il regista. Ama raccontarsi in maniera molto genuina, da introverso, come spiega sul suo canale YouTube da cui racconta trucchi, segreti e dietro le quinte del lavoro di filmaker. Così in un dietro le quinte da lui stesso pubblicato lo si può vedere aggirarsi al Comic-Con scrollando in ansia i commenti al trailer appena presentato di Shazam! Furia degli Dei e andare in crisi poche ore dopo, sfinito dalla fatica della giornata di interviste. Ammette alla cinepresa della moglie di pensare di essere un pessimo regista e una persona mediaticamente poco interessante. Si può avere la sindrome dell’impostore anche lavorando a uno dei film più importanti della stagione? Sì. Si può mostrarlo al pubblico? Apparentemente sì.

Impensabile, ad esempio, che fratelli Russo mostrassero una tale fragilità andando a raccontare Avengers: Endgame. Sempre dal video si intuisce che questa timidezza ha portato problemi a Sandberg, che ha scelto di fare un corso per fare in modo che la sua chiusura non sembrasse depressione e quindi insicurezza rispetto al film. Eppure questo regista insolito, apparentemente più fragile dei colleghi, è la creatura perfetta per l’Hollywood dei cinecomic. Perché parla lo stesso linguaggio dei fan, li ascolta, e sa come ragionano mostrandosi lui stesso come un appassionato.

Shazam! Furia degli dei

Chi è David F. Sandberg?

Svedese, David F. Sandberg sogna di fare film sin dall’adolescenza. Cerca qualche lavoretto in giro per mantenersi, l’unico che gli piace è quello in un videostore, peccato solo dover parlare con le altre persone che interrompono la visione del film, dice. Inizia così a produrre cortometraggi umoristici di animazione nel tempo libero. Caricati su YouTube hanno avuto un buon successo in Svezia, tanto che alcune aziende gli hanno commissionato i suoi primi lavori da creativo per spot televisivi. 

Grazie alla sua professione conosce colei che diventerà sua moglie, l’attrice Lotta Losten. Sognando entrambi una carriera, si esercitano e sperimentano con alcuni cortometraggi casalinghi. Partecipano con Lights Out a un concorso per cortometraggi. Perde il premio principale ma vince quello come miglior regista. 

Le cose cambiano quando Lights Out viene postato su Reddit. Il cortometraggio diventa virale e Sandberg attira l’attenzione di un’industria in quegli anni molto attenta a pescare nuovi talenti dal web. Nel 2013 Andres Muschietti era riuscito a conquistare Guillermo Del Toro con Mama che gli produsse poi il film, tratto dal corto, La madre. Accadde una cosa simile al regista di Shazam! Cruciale fu l’incontro con James Wan. In pochissimo tempo Sandberg si ritrovò a Hollywood con il contratto per un lungometraggio e… senza una sceneggiatura.

Lights Out – Terrore nel buio venne prodotto in fretta e furia e con un budget contenuto. Le riprese e i test screening andarono bene e Wan gli propose di dirigere Annabelle 2: Creation. Sandberg iniziò così a lavorare alla pre produzione dell’horror ancora prima che ci fosse la premiere del suo primo lungometraggio.

Anche questo film andò a segno. Fu un sequel inatteso, riuscito laddove nessuno avrebbe scommesso in un buon risultato. David F. Sandberg era ormai un regista caro allo studio e l’ingresso di James Wan nell’universo DC come regista di Aquaman facilitarono la scommessa per Shazam!. Un giovane regista noto per i suoi successi horror doveva confrontarsi con una commedia supereroistica ad alto budget. 

David F. Sandberg shazam

La svolta Shazam!

Shazam! è stato una mosca bianca nell’universo DC. Una commedia supereroistica a tema famigliare piuttosto divertente e solare. Azzeccava cast e tono, ribaltando le aspettative rispetto alle scelte stilistiche di un regista proveniente dall’horror e di un universo tendente all’oscurità.

Oggi David F. Sandberg non ha una sua cifra stilistica distintiva, a causa anche dei salti di genere. Una cosa però è rimasta: la passione con cui si approccia ai progetti. Lamenta, senza polemica e con una strizzata d’occhio, di non poter condividere sul suo canale YouTube tutti gli aggiornamenti e i dietro le quinte che vorrebbe. 

Ha spiegato che ci ha messo un po’ prima di capire come funziona il sistema di produzione americano. Essendo abituato a fare tutto da solo ha dovuto più volte trattenersi dal prendere il mouse del montatore o mettersi a girare direttamente sul set. Nel caso del lungometraggio di Lights Out per non sforare il budget si è occupato lui stesso di alcuni piccoli ritocchi di vfx. Colpisce che abbia imparato facendo, senza frequentare una scuola di cinema, colpisce ancora di più che continui tutt’ora a imparare con un approccio “fai da te”.

Nel 2022 ha pubblicato un aggiornamento video sul suo canale “ponysmasher” dove ha illustrato tutti i suoi nuovi progetti e alcune tecniche e programmi di moderazione 3D che ha imparato a usare nel corso dell’anno. YouTube è ancora uno strumento utile per condividere curiosità e easter egg dai trailer dei suoi film. La sua innovazione sta nel modo in cui dialoga e si presenta ai fan. Da pari, illustrando il film come un work in progress. Un approccio caldo, da “uno di voi” già presente nel mondo del cinecomic ma mai con questa profondità.

Zack Snyder ha usato i social per combattere le sue battaglie. James Gunn lo sta facendo per rassicurare i fan. La Marvel tende invece a comunicare con annunci ufficiali. Sandberg racconta se stesso, come regista e come persona appassionata che cerca di fare qualcosa in cui crede molto, pur essendo ancora incredulo di poter vivere il suo sogno. 

Il nuovo capitolo, Shazam! Furia degli Dei, gli permetterà di continuare in questo percorso con un successo? Lo sapremo a breve!

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