Tutte le volte che si discute su quale sia il miglior film di sempre tra quelli tratti da un videogioco, il titolo di Silent Hill (da qualche giorno su Prime Video) è uno dei primissimi che vengono citati, un po’ per mancanza di concorrenza all’altezza, un po’ perché, al netto di una serie di problemi più o meno ignorabili, il film di Christophe Gans è un ottimo horror iperviolento e visivamente avvolgente, con lo stesso ritmo saltellante e un po’ caotico dei videogiochi da cui è tratto e la stessa capacità di disorientare chi guarda (o gioca) con ogni inquadratura. Purtroppo, Silent Hill è anche un film del 2006, e 15 anni sono tanti per un’opera che si basa così pesantemente sugli effetti digitali: più passa il tempo, più ci troviamo a sperare in una patch next gen – prima di ricordarci che stiamo parlando di film e non di videogiochi.