Ho passato 3 giorni alle Giornate estive di cinema a Riccione, anche dette Cinè, un luogo che esiste in un’altra dimensione del cinema, una che funziona al contrario rispetto a quella che vivono gli spettatori ma che regola ciò che vediamo e come lo vediamo. La normalità per come la conosciamo è che tutti si vantino di aver realizzato o voler realizzare film intelligenti, sofisticati, se non proprio “nuovi”, anche o soprattutto quando non è vero; qui tutti si vantano di essere andati sul sicuro, di non aver creato niente e di aver ricalcato ciò che già ha avuto successo alla ricerca di un pubblico grossolano, semplice e di massa. Continuamente.
La particolarità sta nel fatto che il pubblico delle giornate professionali di cinema o delle giornate estive (per l’appunto Cinè) sono gli esercenti, cioè i...
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