È innegabile: quando si pensa a titoli Nintendo, i primi due franchise ai quali pensiamo sono Super Mario Bros. e The Legend of Zelda. Se le avventure dell’idraulico baffuto hanno avuto nel corso del tempo diverse trasposizioni animate e un persino film in live action, lo stesso non si può dire per Link. Il protagonista della saga creata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka, infatti, ha avuto solamente una miniserie di 13 puntate andata in onda alla fine degli anni Ottanta. Miniserie distribuita anche in Italia con il nome di Un regno incantato per Zelda e dove il buon Link, noto per essere un personaggio silenzioso, viene doppiato da Diego Sabre (Yamcha in Dragon Ball e Barney ne I Flinstones).

A partire dal 5 aprile, il film di Super Mario targato Illumination è approdato nei cinema italiani, riscuotendo un successo stratosferico. Un successo dettato non solo dalla fama del personaggio Nintendo, ma anche dall’evidente passione riposta dagli autori nel dare vita a questa trasposizione. Una trasposizione estremamente fedele all’universo di Miyamoto. Ci siamo chiesti, quindi, cosa potrebbe accadere se The Legend of Zelda subisse lo stesso trattamento. Si tratta di un’operazione commerciale più difficile per alcuni aspetti, ma più semplice sotto altri.

Ragioniamoci insieme.

The Legend of Zelda

UN UNIVERSO DI POSSIBILITÀ

Il primo elemento da prendere in considerazione quando si parla di The Legend of Zelda è decidere quale capitolo della saga prendere in considerazione. Questo perché, nonostante Nintendo da tempo tenti di mettere ordine alla timeline della serie, i vari episodi si differenziano tra loro non solo per gameplay, ma anche per stile grafico, ambientazione e world building. Basti pensare a quanto siano diversi The Legend of Zelda: Wind Waker e The Legend of Zelda: Twilight Princess. Il primo presenta un Link più giovane e dai toni coloratissimi (conosciuto anche come Toon Link), mentre il secondo vanta uno stile più adulto, con colori scuri e un design più “realistico”.

Nel suo piccolo, Super Mario è un personaggio più semplice da tradurre, anche grazie alla narrativa blanda dei vari videogiochi che lo vedono protagonista. Decodificare uno stile, inserirlo all’interno di una storia che strizza l’occhio ai grandi classici e far funzionare il tutto è quindi molto più complesso quando si parla del fantasy ambientato a Hyrule.

La soluzione per la quale probabilmente opterebbe Hollywood sarebbe quella di prendere uno dei capitoli più importanti e sfruttare quell’ambientazione/design. Stiamo parlando di The Legend of Zelda: Ocarina of Time, un titolo che artisticamente risulta essere una via di mezzo tra i vari episodi della serie. Un titolo sul quale, provenendo dagli anni della sperimentazione del 3D su console casalinghe, si può fare anche un grande lavoro di re-design. Ammettiamo che l’idea di fondo non ci dispiace e, da un punto di vista narrativo, Ocarina of Time si presterebbe molto bene a essere adattato sul grande schermo.

The Legend of Zelda

UN SENTIERO GIÀ TRACCIATO (O FORSE NO?!)

Una volta scelto il capitolo da trasportare, la situazione si semplifica non poco. Se la trama di Super Mario è tanto generica da necessitare di una riscrittura molto più marcata, Ocarina of Time presenta già diversi punti ai quali aggrapparsi per narrare le avventure di Link. Certo, nella saga di The Legend of Zelda il protagonista emette solo alcuni suoni e non parla mai, ma è evidente che stiamo parlando di un dettaglio che dovrà essere “risolto” nel porting da videogioco a film. Per riuscire a comunicare con il pubblico, Link deve avere una voce e una psicologia più elaborata. Una psicologia che lo porti dall’essere un timido avventuriero a un eroe in grado di salvare il regno di Hyrule.

Se gli autori dovessero davvero decidere di prendere un episodio della saga come base di partenza, il lavoro di riscrittura potrebbe quindi risultare molto più semplice rispetto a Super Mario Bros.. Il “se” a inizio frase, però, è al momento una gigantesca incognita.

Nel caso Miyamoto dovesse essere ancora una volta coinvolto e il progetto affidato nuovamente a Illumination, possiamo anche aspettarci una storia del tutto inedita. Un racconto che peschi diversi Easter Egg dai vari capitoli del franchise, per dare vita però a un’avventura mai vista prima. In questo caso, l’unico elemento da prendere davvero in considerazione è lo stile grafico, come abbiamo già affermato nel corso di questo articolo. Ovviamente non possono mancare alcuni elementi fondamentali che rendono iconica la serie. Elementi come la Triforza, la Master Sword, la presenza di Ganondorf e di Zelda e il celeberrimo vestito verde di Link. Non vi nascondiamo che, per quanto affezionati a Ocarina of Time, l’idea di assistere a qualcosa di inedito ci stuzzica non poco. Soprattutto se si tratta di un’opera fatta con amore come il recente film su Mario.

The Legend of Zelda

L’ATTESA POTREBBE ESSERE LUNGA

Nonostante Nintendo abbia aperto la divisione Nintendo Pictures, pensata per dare vita a prodotti crossmediali provenienti dai propri brand, Shigeru Miyamoto ha affermato che non ci saranno nuovi annunci a breve. Che si tratti di un seguito di Super Mario Bros., di un film su Donkey Kong o di uno su The Legend of Zelda, pare che potrebbe passare molto tempo prima di avere maggiori certezze. A questo punto non ci resta che sognare, nella speranza che prima o poi i nostri sogni diventino finalmente realtà.

E voi che cosa ne pensate di un film con protagonista Link? Quale episodio di The Legend of Zelda vorreste vedere adattato? Preferireste una storia inedita? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, venite a dircelo direttamente su Twitch. Potete, infatti, scriverci i vostri pensieri nella chat del canale di BadTasteItalia.

Classifiche consigliate