A 36 anni di distanza dal primo film diretto da Tony Scott, il prossimo 25 maggio arriverà nelle sale italiane Top Gun: Maverick, l’atteso sequel con la regia di Joseph Kosinski (Oblivion, TRON: Legacy). Per conoscere i motivi per i quali si è atteso così tanto tempo per dare un seguito alla storia e alcune curiosità sulla lavorazione, vi rimandiamo al nostro articolo. Di seguito, invece, tutte le altre informazioni utili per prepararsi a tornare in volo con Tom Cruise e i piloti della scuola di volo “Top Gun”.

Top Gun: Maverick, la trama e il cast

Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.

Nel cast troviamo Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Glen Powell, Lewis Pullman, Charles Parnell, Bashir Salahuddin, Monica Barbaro, Jay Ellis, Danny Ramirez, Greg Tarzan Davis, Ed Harris e Val Kilmer.

L’eredità di Tony Scott

Nel 2010, Tony Scott, venne inviato ad assistere a una proiezione di Top Gun insieme a Tom Cruise e ai due produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer. L’obiettivo era coglierne il vero spirito per essere pronti a realizzare il sequel. Racconta Cruise:

Abbiamo guardato il film e l’abbiamo sentito come se fossimo degli spettatori, perché non l’avevamo più guardato da quando era uscito. È stato un momento meraviglioso in cui abbiamo potuto vederlo e parlarne che ci ha riportato indietro nel tempo. Noi quattro, Don, Jerry, Tony ed io, eravamo davvero la linfa del film. Ma anche quello che Tony ha realizzato visivamente! L’energia, la narrazione, la vivacità che ha portato in Top Gun.

Nel concepire Maverick, i realizzatori hanno dunque voluto rispettare in tutti i modi l’eredità lasciata dal regista (suicidatosi nel 2012, ndr.) col primo film. Racconta Bruckheimer: “Eravamo tutti convinti dell’idea che, se avessimo fatto un nuovo Top Gun, avrebbe dovuto essere all’altezza di ciò che Tony ha creato“.

Ma la pressione nel realizzare un sequel derivava anche dal fatto di confrontarsi con un film che aveva avuto un grande successo e impatto sugli spettatori. Spiega lo sceneggiatore Christopher McQuarrie:

Non capita spesso di essere chiamati a realizzare un sequel di un film così culturalmente iconico e che definisce l’epoca come Top Gun. E io ho deciso molto presto di non provarci. Non ero interessato a cercare di ricreare o ricatturare la magia del film originale, che per gran parte aveva a che fare con il periodo in cui è uscito, la musica popolare all’epoca, la tecnologia allora disponibile, e chi era Tom Cruise come attore e star rispetto a quello che è ora. Più di ogni altra cosa, volevo solo essere parte di una storia davvero buona. E questo è tutto ciò su cui io e Tom ci siamo concentrati dal momento in cui sono salito a bordo. La nostra sfida quotidiana era non concentrarci sul film originale, non essere scoraggiati o sopraffatti da questo. Nello stesso modo in cui Goose è uno spirito che incombe su Maverick, il Top Gun originale era uno spirito che incombeva su di noi. Sapevamo che dovevamo ai fan di quel film uno altrettanto buono, uno che doveva essere capace di reggersi sulle proprie gambe”.

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Top Gun: Maverick, il cuore del racconto

Il regista Joe Kosinski spiega il legame tra il primo e il secondo Top Gun:

Il tema che tutti ricordano dal primo film, e che vale anche in questo, è quello di non lasciare mai la tua spalla, i cui principi, fratellanza, amicizia e lealtà, dovevano essere al centro del nostro film. Allo stesso tempo, stiamo raccontando una nuova storia, una continuazione delle vicende di Maverick, portandole ai giorni nostri. Viene richiamato nei “Top Gun” perché c’è una missione specifica intrapresa di rado e molto rischiosa, in quanto comporta un volo a bassissima quota che richiede un alto livello di abilità. Maverick è l’unico pilota in servizio attivo che ha già volato in una missione simile. Così, la Marina lo richiama non per farlo volare, ma per insegnare a un gruppo di suoi giovani aviatori come portarla a termine.

In particolare, il cuore di questa nuova storia è lo scontro tra Maverick e il tenente Bradley Rooster Bradshaw, figlio del defunto migliore amico di Maverick, il tenente Nick “Bradshaw, rimasto ucciso in un incidente durante un volo di addestramento. La morte del padre ha avuto un impatto sul protagonista ma anche sulla carriera di Rooster, come racconta il regista:

Quello che rende Rooster diverso dagli altri piloti è il suo essere un po’ più prudente nel modo in cui vola, il che è comprensibile dato che suo padre è rimasto ucciso in un incidente con un F14. Ma quest’attitudine può essere una debolezza in combattimento, dove devi essere più aggressivo per sopravvivere. Questo cerca di fargli capire Maverick.

Aggiunge il suo interprete, Miles Teller:

Maverick continua a dire a Rooster che deve fidarsi del suo istinto e credere in se stesso. [In volo] questi piloti sono davvero contro se stessi, contro le loro personali inibizioni: devono andare oltre quello che pensano di essere capaci di fare mettendo alla prova i propri limiti. Rooster è stato plasmato dalla morte di suo padre. Ora scoprirà chi è veramente.

Top Gun: Maverick, il trailer

Nell’attesa di vedere il film, che sarà presentato in anteprima al prossimo Festival Cannes, vi riproponiamo il nuovo trailer diffuso a fine marzo.

 

Trovate tutte le informazioni su Top Gun: Maverick nella nostra scheda.

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