Consentiteci una piccola, e proverbiale, licenza poetica. Non biasimateci, dunque, per aver scelto, per questo articolo, un riadattamento del titolo della celebre pièce teatrale su Tommaso Moro scritta Robert Bolt e poi portata sul grande schermo da Fred Zinneman.

Lo facciamo per una buona, anzi, ottima causa.

Riscattare l'immagine degli zombi dopo anni e anni di cattiva pubblicità in cui sono stati venduti al grande pubblico come degli inutili, se non addirittura pericolosi, esseri sprovvisti di qualsiasi abilità che non sia il tentare di procacciare carne umana per soddisfare la loro atavica e interminabile fame.

Per farlo avevamo solo bisogno di un pretesto, qualcosa che fornisse una cassa di risonanza ulteriore alle nostre parole.

Un film, ad esempio. Magari un imponente kolossal prodotto da uno studio di Hollywood.

Mai fine settimana fu più appropriato a lanciare questa nostra iniziativa capace di far impallidire WikiLeaks.

Come sapete, infatti, Wo...