Amato da intere generazioni nate e cresciute con e insieme a lui, come pioniere dell’animazione e grande innovatore. Spesso tacciato come “nazista”, “massone”, “misogino” o “satanista” dal pubblico inciampato nei suggestivi video di You Tube e cresciuto negli amati anni ’90, agli albori dell’esplosione della moderna comunicazione digitale.
Giuste, parzialmente giuste o assolutamente sbagliate, queste accuse (di cui non discuteremo oggi) non sono bastate a fermare la gloria di uno degli idoli dell’infanzia di ogni persona che, insieme ai suoi personaggi, è stato in grado di rendere la propria immagine e il proprio nome un’icona mondiale.
Ma la sua vita, quella dietro le telecamere, non è stata rosa e fiori.
Come tutti i suoi personaggi, spesso caratterizzati dall’assenza di figure genitoriali e da inizi burrascosi, anche lo Zio d’America non può vantare ...
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