X-Men: L'Inizio
di Matthew Vaughn
8 giugno 2011
X-Men – L’inizio doveva riavviare le avventure dei mutanti della Casa delle Idee radicandoli nella storia del mondo e garantendo una lunga tenuta. Non si può dire che ce l’abbia veramente fatta, la saga si è incartata su di sé dopo Giorni di un futuro passato, ma l’idea attorno a cui Matthew Vaughn ha impostato il rilancio dei figli dell’atomo fu azzeccatissima: osservare come il corpo diverso, mutato, di alcune persone possa influenzare gli eventi geopolitici. Un film di alieni in un contesto di supereroi realistico.
X-Men – L’inizio è per questo il film che maggiormente si sofferma sui gesti dei mutanti come elemento espressivo. Quello che fanno quando usano i poteri, il modo in cui camminano o si nascondono dagli esseri umani, sono tratti distintivi dei personaggi ancora più dei costumi (che qui arrivano solo ben oltre la metà).
Il 2011 era ancora un periodo in cui i supereroi potevano essere felici. Le loro storie sono luminose, piene di ironia e di fascino per i poteri...
A 10 anni dall'arrivo in sala, X-Men - L’inizio sorprende attraverso i gesti espressione del potere e la carne (anche seducente) dei mutanti
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