Il cinema è l’arte del movimento. Il tempo e lo spazio in rapporto tra di loro sono la tavolozza di colori su cui dipingono i registi. Sin dalla sua origine il film venne usato per catturare la realtà (i Lumiere) o per superarla (Méliès). Mentre si scoprivano le potenzialità dei fotogrammi riprodotti in rapida sequenza, l’umanità diventava sempre più veloce perfezionando mezzi quali l’auto, il treno, gli aerei. Nel clima di entusiasmo futurista, il movimento in velocità fu un sinonimo di progresso amato e studiato.
L’incontro tra il cinema e il concetto di “inseguimento” fu quindi naturale.
Gli inizi
Sin dai primi film i registi cercarono di dare continuità alle inquadrature. Volevano dare l’impressione di un movimento continuo dei personaggi che entravano e uscivano dall’immagine. Si pensi ad esempio a Rescued by Rover, importantissimo film di Cecil Hepworth del 1905, dove un eroico cagnolino si lanciava all’inseguimento ...
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